i miei punti fermi le mie attività chi sono galleria news     contatti      

Una nuova Sinistra
Commento pubblicato su l’Unità il 7 dicembre 2015
 

Esplode la rabbia e la paura in Francia e il Front National festeggia come primo partito, superando la lista unitaria dei Republicains di Sarkozy e dei centristi del Modem e dell'UDI. Da rabbrividire, con i loro discorsi sulla "purezza" della "Francia francese".
La Sinistra unita in Francia sarebbe al 36%. Ma quando la Sinistra e' frammentata e divisa inevitabilmente perde, lezione confermata ancora una volta. Con il 24% il PS ha limitato i danni ma finché non si trasforma del tutto in una forza riformatrice e moderna come propone Valls non tornerà ad essere veramente competitivo, soprattutto in vista del 2017. La sinistra francese è mediocre, purtroppo i Valls, i Macron o le Vallaud-Belkacem non sono accompagnati da un partito altrettanto consapevole e moderno. Per non parlare degli ex-alleati a sinistra del PS, prigionieri di una politica di un altro secolo.

Speriamo che chi in Italia frammenta la sinistra ed esce dal PD per fare opposizione allo stesso PD, anziché contrastare i Salvini o i Grillo, faccia tesoro della lezione delle regionali francesi. Eppure, con la destra di Sarkozy in evidente difficoltà, che non riesce affatto ad affermarsi come diceva e sperava, la Sinistra francese dovrebbe decidere una volta per tutte di cambiare veramente, uscendo da riflessi automatici, schemi mentali e posture ideologiche che parlano sempre meno a giovani, disoccupati o classe media impaurita.

E' sempre difficile in Francia far bene alle regionali quando si è al governo. Ancora meno lo è nello stato di emergenza in cui trova oggi il Paese. Dopo il 13 novembre, la campagna elettorale è stata per certi momenti quasi surreale. Tutti i partiti hanno dovuto interrompere le riunioni pubbliche e hanno cambiato toni e discorsi dopo la tragedia del Bataclan, in quest'ultima elezione prima delle presidenziali del 2017.

Il PS governava in 21 regioni su 22: dopo queste regionali, la situazione si capovolgerà. Ma lo stesso Sarkozy è l'altro grande sconfitto: con le liste unitarie di destra e centristi è quello che poteva vincere di più, ma che in realtà ha raccolto meno. Del resto, nel suo intervento di ieri ha di nuovo dimostrato di essere animato solo da voglia di rivincita rispetto a Hollande, senza alcuna capacità di proporre nuove soluzioni, ne' una vera alternativa al governo socialista o al populismo di Lepen. Quando la destra si limita a scimmiottare l'estrema destra, e' l'estrema destra ad imporsi. Forse una lezione anche per chi nella destra italiana si sta buttando nelle braccia di Salvini.

La sfiducia verso la politica regna sovrana nella Repubblica francese. Più di 20 milioni non hanno votato. L'astensione ha colpito duramente sia destra che sinistra.

Il secondo turno rimane allora molto aperto in quasi tutte le regioni in cui secondo i dati di ieri si confronteranno di nuovo Parti Socialiste, Lista unitaria di centrodestra e Front National. Lo stesso Sarkozy ha rifiutato qualsiasi ipotesi di Fronte repubblicano contro i populisti della Lepen, ad esempio negoziando il ritiro delle liste da parte di chi è arrivato terzo al primo turno.

Il Front national è un vero pericolo democratico. Almeno quattro regioni - Nord - Pas-de-Calais – Picardie, Provence-Alpes Côte-d'Azur, Bourgogne-France-Comté e Normandie - potrebbero ritrovarsi dopo il secondo turno di domenica prossimo con una o un Presidente del Front national. La crisi dei migranti è stata rimessa al primo piano della campagna di tutti i candidati del FN. Denunciare l'islamismo radicale e il "comunitarismo" sono stati temi facilmente discussi senza avere bisogno di molto spiegazione. Da sempre, il Front national si é nutrito di facili amalgami senza avanzare nessuna proposta credibile. Il loro vero vantaggio rispetto alla Lega di Salvini è che gli italiani la Lega e Salvini li hanno già provati. I francesi no...

Non credo che alla fine il Front National riuscirà ad ottener un simile risultato. Ma senza dubbio, la via per una vittoria di Marine Lepen e di Marion Marechal-Lepen e' aperta, a causa dell'inconsistenza politica di Sarkozy e della mediocrità di parte della sinistra francese.

Il conto alla rovescia è cominciato. La Sinistra francese non ha più scuse: il tempo del cambiamento è ora.

Sandro Gozi


 
i miei punti fermi le mie attività chi sono galleria news     contatti