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Intervento del Sottosegretario Gozi in occasione della 21° “Wellness Convention”
Cesena, 12 novembre 2014
 

E’ per me un grande onore essere qui al Technogym Village, uno dei luoghi più d’avanguardia del nostro paese. Un luogo che non ha nulla da invidiare ai migliori distretti europei ma anche a quelli americani. Sono onorato di essere qui come cesenate, come italiano, come europeo. La Wellness Valley non è solamente un sito produttivo: è prima di tutto un luogo di creazione di idee, un centro per la sperimentazione e l’innovazione. Un’eccellenza che guarda al mondo, e compete con le regole di un mercato globale, ma affonda le proprie radici nella terra d’origine. In altre parole, qui, a Cesena, c’e’ un’azienda che ha una visione, della sua vita, della vita dei consumatori a cui si rivolge, della vita presente e futura di tutti noi. Sono onorato di essere qui perchè il Technogym Village non si limita a mettere insieme i migliori pregi di cui abbiamo bisogno in questo momento, cioè coraggio imprenditoriale, investimenti e innovazione, ma ci sfida ad essere all’altezza del suo progetto. E questo, credo, e’ il massimo che si possa chiedere a un’impresa, oggi, e anche il massimo che si possa chiedere a un cittadino italiano. Mettere il suo talento al servizio dell’azienda, di chi ci lavora, dei clienti e del sistema paese che lo ospita.

Ho accettato di prendere parte a questa giornata con l’orgoglio particolare di un romagnolo che gira l’Europa in lungo e in largo per lavoro e per passione civile: un romagnolo che scopre con soddisfazione come anche la mia Cesena, anche la mia Romagna, possano diventare luogo di frontiera, e costruire modelli di sviluppo validi per la società del 2014. Il progetto Wellness Valley non è solamente uno strumento da far valere qui, in questa terra: ma è potenzialmente un esempio per tutte quelle realtà che cercano di far coesistere sviluppo e crescita, qualità e quantità delle risorse. La vetrina dell’Expo 2015 sarà in questo senso fondamentale per promuovere e dare ulteriore lustro a questa iniziativa.

Perché un progetto come quello della Wellness Valley è così importante al giorno d’oggi? Perchè la nostra società, quella europea in particolare, non è ancora stata capace di uscire da una crisi economica e sociale i cui effetti sono sempre più pesanti ogni mese che passa. In discussione non sono solo le condizioni economiche dei nostri paesi, i bilanci, i debiti, ma è soprattutto il nostro modello sociale ad essere attaccato. Il mondo occidentale non è impoverito solamente da un punto di vista della produzione, dell’occupazione, ma lo è ancora di più da un punto di vista immateriale. Molti dei riferimenti che hanno guidato la nostra azione negli anni passati sono venuti meno; in tempo di crisi anche le più piccole certezze spariscono.

Una società che sta bene è una società che ha tempo per pensare a come nutrirsi, a come muoversi: in una parola, è una società in equilibrio. Purtroppo, quella società non è più la nostra. Non siamo più capaci di fermarci a riflettere su cosa ci fa bene e cosa no, su quali azioni sono corrette e quali no, e soprattutto, non siamo più in grado di affrontare in maniera organica i molteplici aspetti del vivere sano. E mai come in questo momento ce ne sarebbe bisogno.

Ecco perché essere qui ha una valenza simbolica ma non solo. Un progetto come quello della Wellness Foundation ha l’obiettivo di promuovere e divulgare i benefici sociali, economici e per la salute del Wellness, lo stile di vita che unisce regolare esercizio fisico, sana alimentazione e approccio mentale positivo alla vita. Abbiamo bisogno di tornare a “vivere sano”, e per farlo non può essere sufficiente l’azione di un unico attore, sia pubblico o privato: non basterebbe nemmeno la sola Wellness Foundation. Abbiamo bisogno di una rete, di un sistema, di unire i vari elementi in grado di contribuire al miglioramento del nostro stile di vita.

Wellness Foundation sta facendo proprio questo: unire i punti fondamentali. La Romagna è una terra di eccellenze, ma quante – troppe – difficoltà per costruire qualcosa che sia veramente capace di unire, di andare oltre i campanilismi e le piccole realtà che diffidano l’una dall’altra. In tutti i settori, in tutti gli ambiti. Se da dieci anni il progetto Wellness Valley rappresenta invece un esempio virtuoso, è proprio perché è stato in grado di raccogliere oltre 50 best practices che toccano tutti i temi della salute, del benessere e della sostenibilità: dalla lotta all’obesità infantile all’invecchiamento attivo, dal turismo sportivo alla nascita delle più creative start-up. Si tratta di un enorme laboratorio che ci dà la possibilità di costruire una realtà “made in Romagna”, ma potenzialmente esportabile ovunque.

Quella che abbiamo sotto agli occhi, e che i relatori hanno brillantemente discusso prima di me, è infatti la creazione, giorno dopo giorno, del primo Distretto Internazionale per competenze sul Benessere e la Qualità della Vita. Per me si tratta di un vero “ecosistema”, e cioè un network capace di accogliere i cittadini e proporre loro esperienze di benessere. Questo progetto può fare da volano per un territorio come il nostro, ad alta vocazione turistica. La creazione del “Consorzio Wellness Valley”, aperto a tutti gli operatori turistici del territorio, può aiutarli a sviluppare un’offerta turistica e attrattiva sempre diversa e sempre più innovativa.

Il progetto Wellness Valley è importante anche per la sua ecosostenibilità. Non si tratta di un vezzo di pochi, ma dell’unica strada che possiamo intraprendere se davvero vogliamo perseguire un modello di sviluppo accettabile. Dobbiamo essere in grado di coniugare crescita – senza la quale non c’è benessere – e sostenibilità. Il che significa fare uno sforzo ulteriore per cambiare i nostri stili di vita: siamo a Cesena, dunque non posso fare a meno di citare uno dei migliori esempi di progetti di benessere che l’amministrazione comunale, con molto coraggio, lanciò nel lontano 2009. “Muoviti che ti fa bene”: sembrava un’idea da visionari, oggi è una splendida realtà che coinvolge attivamente i cittadini, incentivandoli all’attività fisica. Da maratoneta, che non perde occasione di alzarsi presto la mattina per andare a correre, non posso che essere felice della riuscita di questa iniziativa.

Voglio essere chiaro: le mie non sono parole vuote, di semplice celebrazione di qualcosa che esiste. Muoverci nella direzione del benessere richiede sforzi costanti: vale per tutti, dagli stakeholders coinvolti sul territorio alle amministrazioni pubbliche, dalle realtà imprenditoriali a quelle di ricerca, fino alle responsabilità nazionali ed europee dei politici. Lo sviluppo sostenibile è un faro della Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea, e durante il nostro semestre stiamo ottenendo buoni risultati per quanto riguarda l’attenzione alle tematiche energetiche e ambientali (con l’accordo sul pacchetto 2030). Non solo: vogliamo ottenere una efficace revisione della Strategia Europa 2020, bussola per una crescita “intelligente, sostenibile e solidale nella UE”. A cinque anni dal suo lancio, e a cinque dall’esaurimento del programma, vogliamo arrivare al più presto a una revisione seria ed efficace di Europa 2020, che può davvero diventare lo strumento guida per un nuovo tipo di crescita.

Insomma: a dieci anni dal lancio del progetto Wellness Valley, molti risultati si intravedono già. Ma non possiamo pensare di compiacerci, e ancora meno di fermarci. C’è ancora molto da fare per costruire una mentalità diversa, che faccia del vivere sano la propria stella polare. Ma grazie a Tecnhogym, e a tutte le realtà che oggi sono qui presenti, la strada è un po’ meno difficile.



 
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